Rinfrescarsi spesso. E' utile avere un condizionatore o un ventilatore purchè la temperatura tra interno ed esterno non superi una differenza di 5-6 gradi. Non bisogna esporsi direttamente all'aria. E' importante rinfrescare in modo omogeneo tutte le stanze per evitare sbalzi di temperatura quando si passa da un ambiente all'altro. Contro l'afa vano effettuati bagni rinfrescanti, docce o spugnature d'acqua fresca. Vestirsi solo con fibre naturali come cotone e lino, non aderenti e meglio se di colore chiaro perché non assorbono i raggi solari (come invece fanno i vestiti di colore scuro).
Utilizzare cappelli chiari per proteggere la testa e gli occhiali da sole per tutelare gli occhi. Il caldo è un pericolo se: – la temperatura esterna supera i 32-35 gradi – l’alta umidità impedisce la regolare sudorazione – la temperatura in casa è superiore a quella esterna (locali poco ventilati, tetti e solai non ben isolati). 1. CALORE ECCESSIVO L’alta temperatura, anche senza esposizione ai raggi solari, è una possibile causa di disturbi. Conseguenza: edemi da calore Sintomi e segni: senso di pesantezza e gonfiore agli arti inferiori. Cosa fare – Liberarsi di vestiti e calzature troppo strette – Sdraiarsi, tenere le gambe sollevate, più alte rispetto alla testa, dormire con un cuscino sotto i piedi – In viaggio fare frequenti soste e passeggiare – Al mare camminare a lungo nell’acqua. Cosa non fare: non bere alcolici. 2. ESPOSIZIONE DIRETTA AL SOLE Esporsi in modo diretto e prolungato ai raggi solari può essere fonte di disturbi da non sottovalutare. Conseguenza: Colpo di sole Sintomi e segni: rossore al viso, malessere generale improvviso, mal di testa, nausea, sensazione di vertigine, possibile fastidio alla luce, aumento rapido della temperatura corporea (febbre). Si può verificare perdita di coscienza. Cosa fare: chiedere assistenza medica. Nell’attesa: – Distendere la persona in un posto fresco e ventilato con le gambe sollevate rispetto al corpo – Fare impacchi di acqua fresca – Dare da bere acqua fresca, anche con aggiunta di sali minerali – Eventualmente coprire gli occhi. Cosa non fare – Non provocare raffreddamenti troppo rapidi – Non bere alcolici – Non somministrare alcuna bevanda se c’è perdita di coscienza. 3. ALTA UMIDITÀ Umidità oltre il 60-70%, ridotta ventilazione e temperature superiori ai 25 gradi possono dare luogo a diversi disturbi. Impariamo a conoscerli. Conseguenza: Colpo di calore Si può verificare soprattutto in luoghi chiusi. Sintomi e segni: volto arrossato o pallido, pelle secca e calda, aumento della temperatura corporea (febbre), aumento della frequenza cardiaca (tachicardia), aumento della respirazione (tachipnea), pupille dilatate. Si può verificare shock e perdita di coscienza. Cosa fare: chiedere assistenza medica. Nell’attesa: – Portare la persona in un posto fresco e ventilato con le gambe sollevate rispetto al corpo (se pallido) o in posizione semiseduta (se rosso in viso) – Liberare la persona dagli indumenti – Raffreddare il corpo con acqua fresca, anche avvolgendolo in lenzuola o asciugamani umidi o utilizzando borse di ghiaccio da posizionare sotto le ascelle, ai polsi, all’inguine, alle caviglie, ai lati del collo – Dare da bere acqua fresca, eventualmente con sali minerali. Cosa non fare – Non bere alcolici – Non bere alcuna bevanda se c’è perdita di coscienza. Conseguenza: Crampi muscolari da calore Si verificano soprattutto durante una intensa attività fisica in ambiente caldo. Sintomi e segni: sudorazione abbondante con perdita di liquidi e sali minerali, spasmi muscolari. Cosa fare – Portare la persona in un posto fresco e ventilato – Somministrare acqua, eventualmente con sali minerali – Se i crampi persistono, chiedere assistenza medica. Cosa non fare: non bere alcolici. Conseguenza: Spossatezza o collasso da calore Dovuto a una esposizione prolungata al sole e alla perdita massiccia di acqua e sali. Sintomi e segni: aumento della respirazione (tachipnea), pressione bassa, cute fredda, pallida e umida, nausea, mal di testa. Cosa fare: chiedere assistenza medica. Nell’attesa: – Portare la persona in un posto fresco e ventilato e mantenerla a riposo – Togliere gli indumenti più pesanti – Bere bevande, eventualmente con sali minerali. Cosa non fare: non bere alcolici. Consigli per una corretta alimentazione 1. Bere frequentemente: dovresti bere almeno 2 litri d’acqua nel corso della giornata, anche se hai poca sete: se vuoi alternare, va bene anche il tè. I succhi di frutta e le bevande gassate vanno assunti con moderazione, perché ricchi di calorie e poco dissetanti. Preferisci inoltre le bevande fresche, evita quelle ghiacciate. 2. Fare pasti leggeri e frequenti: l’ideale è consumare 5 pasti al giorno: colazione, spuntino di metà mattina, pranzo, merenda e cena. Cibi e bevande da assumere con moderazione – Fritti, insaccati, intingoli, cibi piccanti: sono cibi elaborati, molto salati e ricchi in grassi. – Birra e alcolici: aumentano la sudorazione e la sensazione di calore, contribuendo alla disidratazione. – Caffè Cibi e bevande da preferire – Frutta e verdura: consumane in abbondanza perché apportano acqua, vitamine e sali minerali. – Pesce: il consumo del pesce è sempre auspicabile. – Pasta e riso: saziano senza appesantire. Consumali regolarmente, ma sempre in quantità moderata. – Gelati: preferisci quelli al gusto di frutta, più ricchi in acqua. A cura di: Regione Lombardia – Sanità
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Aprile 2019
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