La pediculosi è un'infestazione molto comune provocata dai pidocchi, piccoli parassiti di colore bianco-grigiastro che vivono solo sull'uomo e ne succhiano il sangue. Sono di dimensioni ridotte (da uno a tre millimetri) e depongono le uova attaccandole al fusto dei capelli o dei peli, sui quali si muovono facilmente grazie agli uncini posti sulle zampe. La trasmissione avviene per contatto diretto con persone già infestate oppure attraverso lo scambio di indumenti o effetti personali, come cuscini, cappelli, sciarpe o pettini. I pidocchi, al di fuori del corpo umano, non possono vivere a lungo. I più colpiti dalla pediculosi sono i bambini in età prescolare e scolare (3-11 anni) e le loro famiglie, perché hanno più occasioni per contatti stretti. Le bambine sono più colpite dei maschi, probabilmente a causa dei capelli lunghi. Sintomi L'infestazione si manifesta con irritazione e intenso prurito nella zona interessata dall'infezione, che a sua volta causa dermatiti e altre affezioni simili dovute a stafilococchi. Le uova, dette lendini, sono di colore chiaro, hanno una forma a pinolo e sono lunghe circa 1 mm. Le femmine del pidocchio del capo depositano le lendini alla radice dei capelli grazie a una sorta di colla resistentissima. Il pidocchio del pube le attacca sui peli del corpo, in particolar modo nel pube e sotto le ascelle. Il pidocchio del corpo invece, attacca le uova sulla fine peluria degli indumenti, particolarmente su quelli di lana. Le uova di tutti i pidocchi maturano e schiudono in 7 giorni. Nel corso di un mese, le varie specie possono deporre sull'ospite dalle 80 alle 300 uova. ![]() Diagnosi Per prima cosa è indispensabile la localizzazione delle uova. La pediculosi del capo è piuttosto comune e interessa soprattutto i bambini. Un'accurata ispezione del cuoio capelluto è sufficiente per scoprire l'infestazione. Le più facili da individuare sono le lendini, che solitamente si ritrovano attaccate ai capelli della nuca e a quelli intorno alle orecchie Le uova sono attaccate alla radice dei capelli, dove le condizioni di temperatura e umidità sono più favorevoli alla schiusa. Le lendini, che rimangono attaccate ai capelli, seguono la crescita di questi ultimi salendo verso la superficie. Misurando la distanza che separa le lendini dal cuoio capelluto, si può calcolare approssimativamente da quanto tempo è in corso l'infestazione, dato che i capelli umani crescono circa 1 cm al mese. Anche se non c’è una stretta correlazione tra lunghezza dei capelli e infestazione dei pidocchi, i capelli corti facilitano il trattamento della pediculosi. Prevenzione e gestione della malattia In genere la prevenzione della pediculosi viene fatta insegnando le corrette pratiche igieniche, suggerendo di evitare la condivisione di pettini, spazzole, cappelli, sciarpe e indumenti. L'igiene personale, compreso il regolare cambio degli indumenti, previene e combatte dunque l'infestazione da pidocchi, anche perché la gran parte delle infestazioni nel nostro Paese si presentano come casi singoli o relativi a piccoli gruppi di persone. Le condizioni ideali per la trasmissione dei pidocchi vengono a crearsi quando, in una comunità in genere sovraffollata, si vive in promiscuità, a stretto contatto. Il pidocchio del capo si diffonde facilmente nell'ambito di un nucleo familiare, specialmente se numeroso, o nelle comunità infantili tra i bambini. È buona norma, dunque, controllare spesso i bambini. Naturalmente trasmissione accidentali di pidocchi possono avvenire in molti altri modi, per esempio in locali pubblici o mezzi di trasporto particolarmente affollati, ma anche in maniera indiretta attraverso cuscini, imbottiture di sedie e poltrone, materassi, coperte, asciugamani, abiti, spazzole, pettini e tavolette del water nei bagni pubblici. Il meccanismo di trasmissione principale rimane dunque il contatto diretto. Terapia Quando l'infezione viene accertata, si impone il ricorso a prodotti insetticidi. In commercio esistono molti prodotti formulati come polveri aspergibili, shampoo, lozioni o spray. Il pettine a denti fitti è un altro mezzo essenziale per eliminare le uova e i pidocchi uccisi dall'insetticida. In genere è necessaria una seconda applicazione di insetticida 7-10 giorni dopo la prima, per uccidere i pidocchi nati dalle uova schiuse dopo il primo trattamento. La migliore formulazione per il trattamento contro il pidocchio del corpo è quella in polvere aspergibile. Per i trattamenti individuali sono sufficienti pochi grammi di polvere insetticida, che va applicata sulle superfici interne degli indumenti, con particolare attenzione a cuciture, pieghe, toppe e tasche. Un trattamento unico degli indumenti è in genere sufficiente, ma un secondo intervento dopo 8-10 giorni è consigliato. Anche i letti delle persone infestate vanno trattati, aspergendo accuratamente materassi, cuscini e coperte. Lenzuola e vestiti devono essere lavati con acqua bollente, o sterilizzati a secco esponendoli a una temperatura di 70°C per un'ora. tratto da: epicentro.iss.it
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